mercoledì 22 gennaio 2014

Devozione totale

"Sono l’origine di tutto. Tutto emana da Me. Così sapendo, i saggi Mi adorano con devozione totale". (Baghavad Gita X,8)


Paura e senso di colpa, nel ritrovarsi soli. Nel volersi soli, con se stessi.
C'è un mondo che chiama ai propri doveri, alla relazione, alla condivisione, alla comprensione, alla compassione.
Lasciar andare tutto, un attimo, per andarsi a trovare.
Capire che cosa si è senza quel tutto. In assenza di giudizio.
Cercare il niente, per osservare cosa resta. Affacciarsi sull'iniziale terrore di non sapere se - poi - qualcosa rimane.
Chiudersi nella propria mente, parlare con le labbra, senza muoverle.
Ascoltare solo la propria pelle, l'inizio e la fine di dove arriviamo.
Spingerci a sentire ciò che di più puro e forte possiamo provare.
Reagire d'istinto a ciò che ci circonda, cercando di escluderlo.
Un attimo, uno solo. Anche per poco.
Forse questo è il nostro dovere: scoprire dove siamo, se siamo poi qualcosa, oltre tutti i nostri pensieri.
Se siamo le immagini della nostra coscienza.
Se siamo la perdita delle percezioni quotidiane.
Cosa siamo, sempre.

Devozione totale.

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