lunedì 30 maggio 2011

YES, we can!









(Da: Il Corriere della Sera)

Milano, Napoli, Trieste, Cagliari, e anche Mantova vince con il 57,3% dei voti!
Stasera agnoli e lambruscooo!!!!

domenica 29 maggio 2011

Morgaine le fay

Che meraviglia!

Ho appena scoperto, fortuitamente (preparando il prossimo album che proporrò) che dal 1° aprile 2011 sta andando in onda, in America, una nuova serie sulla leggenda di re Artù, "Camelot" (che fantasia!).
Non sono una fan sfegatata di tutte le riproposizioni storico/fantastiche (il più delle volte solo incredibilmente penose) della saga di re Artù, anzi. Nella mia vita ho amato, credo, solo i libri "Le nebbie di Avalon" (forse più per quello che riesce a trasmettere che non per la storia in sé) e per completezza storica le "Historiae Regum Britanniae" di Goffredo di Monmouth.
Inutile dire che ho condannato il film "King Arthur", la serie per me inguardabile "Merlin", e per anni ho fatto resistenza anche ad "Excalibur", che però sono giunta ad apprezzare per la sua piena trasposizione in spirito romantico/simbolista, quasi pre-raffaelita! Ho guardato con curiosità infantile il film in due puntate "Merlino" del 1998 e ho adorato Miranda Richardson nei panni di Mahab, che nel mio immaginario resterà sempre la regina delle fate per eccellenza. La trasposizione de "Le nebbie di Avalon" in una miniserie, per quanto abbia sempre ritenuto la scelta di Julianna Margulies per Morgana più che azzeccata, mi ha profondamente delusa: castelli di cartapesta improponibili (siamo nel V secolo, che cavolo!!), la storia stravolta per ragioni di morale e errori storici inguardabili.
Sì, ho questo problema, essendo una medievista. Non è che sia bacchettona (sono riuscita a guardare tutta la serie de "I pilastri della terra" e m'è venuta l'orticaria solo un paio di volte), però certe cose mi fanno veramente andare in bestia. Credo che certi film, seppure fantastici, si portino anche un onere storico, e penso che i registi, gli sceneggiatori o chi per essi, farebbero bene a documentarsi almeno un minimo. Insomma, quando si parla della saga di re Artù si sta parlando dell'anello mancante della storia dell'Inghilterra! Alcuni forse non lo sanno, ma i serissimi storici anglosassoni hanno solo vaghe idee di cosa accadde in Gran Bretagna tra il V ed il VI secolo. Sembra davvero che la storia si confonda con la leggenda, e questa leggenda è re Artù. Potremmo conferirgli un po' più di dignità?
In questi giorni, per esempio, ho voluto provare a riguardare "Le nebbie di Avalon" e - a parte il doppiaggio pessimo - ho visto Igraine filare con l'arcolaio. Adesso sarò effettivamente bacchettona. L'idea delle trecce che fanno molto celtico-tribaleggiante era azzeccata per il V-VI secolo, quando c'era ancora una commistione imprecisata di tradizioni, ma perché l'arcolaio? Nel libro la Bradley cita più volte, giustamente, l'attività di filatura (forse era l'unica cosa che facevano le donne, pensa che palle!), ma era a mano! L'arcolaio è un'invenzione del 1200, si tratta solo di otto secoli di differenza! Inutile dire che ho spento. E' più forte di me.

Insomma, di questa nuova serie "Camelot" ho visto solo alcune foto, ma mi sembrano buone, almeno le donne sono effettivamente abbigliate in modo pseudo-tardo-antico (o qualcosa del genere), mentre delle armature so poco, ma capisco che sono eccessive (è già tanto che da alcuni anni il cinema abbia capito che non può metterci a caso quelle rinascimentali). Per quanto riguarda il resto potrebbe essere decisamente deludente... soliti caselli turriti e tamarrate random.

Tutto considerato, però, guarderò ugualmente questa serie, perché quello che mi ha davvero convinta a farlo è la presenza di una delle mie attrici preferite, e bellezza indiscussa numero uno,  Eva Green nei panni del mio personaggio più amato di sempre, Morgana! Mi è adirittura venuto il batticuore quando l'ho vista (sì, mi ci vuole davvero sempre poco!).
Staremo a vedere...














Qui c'è il sito ufficiale della STARZ: Camelot





















Non è uno splendore? *sospiro*

sabato 28 maggio 2011

New Design!

Volevo più luce...
... e dopo essermi innamorata di questa immagine mi sono prodigata per sconvolgere tutto! Mi ha definitivamente convinta, per questa scelta, il pesciolino rosso sotto il piede della bimba, che crea continuità con i pesciolini rossi a cui davo da mangiare prima :)

Trovate l'immagine qui:

Da for mental extensions

E naturalmente sul sito DeviantArt dell'artista: chicachina

Spero vi piaccia!!

giovedì 26 maggio 2011

Carta vince, carta perde

Esilarante. Dopo un ottimo dolce siamo finalmente alla frutta.
Sento di dover ringraziare la signora Moratti per l'indimenticabile campagna elettorale: con il solo Pisapia tutto questo non sarebbe stato possibile. La sindaca ha dato decisa prova di indipendenza, acume e tolleranza. Non si scherza mica, eh!
Insomma, non sono di Milano, ma ormai sono quasi due anni interi che ci vado una volta a settimana e, devo dirlo, quella città è maledettamente orribile. Io, poi, vivo in Lombardia, e mi piacerebbe che prima o poi potessi dire a qualcuno: "No, guarda, Milano è veramente un bel posto".
Vorrei essere anche io orgogliosa del suo carattere mitteleuropeo, desidererei che potesse essere ricordata come la Parigi, o la Londra d'Italia (perché, diciamocelo, Roma è una capitale meravigliosa, tutta italiana, e quindi anomala nel quadro europeo).
Mi piacerebbe che gli italiani che incontro non inorridissero quando dico loro a quale regione appartengo - anche se ultimamente rispondendo "Mantova" spiazzo tutti, perché pochi sanno collocarla geograficamente, e ne sono profondamente orgogliosa!
Siamo onesti, quando si pensa alla Lombardia si pensa a Milano, e quando si pensa a Milano si intende la seconda città d'Italia, ecco perché questa campagna elettorale non può e non deve lasciare indifferenti. Certo, senza dubbio sono prima di tutto affari dei milanesi, ma quanta gente si muove verso la capitale del nord per studiare, lavorare, fosse anche solo per andarsi a vedere il Duomo?
Provate a dirmi quante cose positive ha Milano, oggi.
Io posso dire poco, ma già penso che solo queste meriterebbero una soluzione:

1. Quando vado a Milano per le lezioni della mia Scuola di Specializzazione dormo a Carnate. Carnate dista da Milano 30 km. D'inverno a Carnate nevica, a Milano piove. E' normale?
2. Le mie giornate milanesi si svolgono perlopiù nella sede della Cattolica, vicino a Sant'Ambrogio. Quanto è sensato progettare un parcheggio sotterraneo a più piani a 20 metri dalla basilica?
3. In occasione dell'Expo 2015 il caro Papi ha fatto dono a Letizia di alcuni superpoteri, fra cui "la deroga all’art. 20 che, al comma 1, fissa un principio cardine: “I beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione”". Per fortuna i legali della signora le hanno fatto notare che se avesse estratto dal cilindro questo particolare coniglio sarebbe andata solo contro la Costituzione.

E adesso? Multe abbonate, meno Ecopass per tutti! Già a Milano gli sparti-traffico sono considerati per buon senso comune dei parcheggi, e senza nessuna limitazione chi sarà a dover ringraziare? Noi gli alberi o viceversa?

L'ultimo spassoso capitolo della vicenda riguarda i gattini, vi invito a leggerlo, e a farvi due risate. Io dico che i diritti per l'idea vanno pagati ad Elio.

Se ami i gatti vota Moratti

"Alla fine di questa triste storia" parlerà il ballottaggio del fine settimana (mentre io andrò a votare per la provincia di Mantova), por il momento posso solo continuare a dire: Avanti così, Lety!!

Danser



Forse sto impazzendo... Non riesco bene a capire in quale parte del cerchio stare, se dentro o fuori, ma saltello da entrambe le parti, forse su me stessa. Bisogna davvero solo danzare, senza preoccuparsi troppo..?

"I long for a candle and pipe
I long for a musical pipe
I long for company around me
And raking from morning to night"

mercoledì 25 maggio 2011

All souls night



Bonfires dot the rolling hills
Figures dance around and around
To drums that pulse out echoes of darkness
Moving to the pagan sound.

Somewhere in a hidden memory
Images float before my eyes
Of fragrant nights of straw and of bonfires
And dancing till the next sunrise.


I can see lights in the distance
Trembling in the dark cloak of night
Candles and lanterns are dancing, dancing
A waltz on All Souls Night.

Figures of cornstalks bend in the shadows
Held up tall as the flames leap high
The green knight holds the holly bush
To mark where the old year passes by.

Bonfires dot the rolling hillsides
Figures dance around and around
To drums that pulse out echoes of darkness
And moving to the pagan sound.

Standing on the bridge that crosses
The river that goes out to the sea
The wind is full of a thousand voices
They pass by the bridge and me.


martedì 24 maggio 2011

Camomile and Nightmare

Camomilla e a letto.

Ho bisogno di rilassarmi: a volte capita di doversi riposare... dal far niente. Ci sono giornate, come questa, che magari combini qualcosa ma tirando le somme, la sera, ti accorgi che in fondo non hai fatto niente. Solo perché non ci metti te stesso! Ecco, fai le cose, così, con la testa persa in altro, fuori controllo. Ma nel vero senso della parola. Magari lo fosse per una preoccupazione vera, una felicità insperata: no no! Niente: né tristezza, né gioia. Solo attesa.

Aspetti che qualcosa cambi, che qualcuno ti faccia "cu-cu" dal nulla...
... ma soprattutto speri di smetterla di aver paura dei fantasmi, solo perché di notte, a volte, fanno "buuu" e risultano anche poco credibili! E' davvero ora che la finisca di preoccuparmi di quello che succederà nella mia testa in fase REM. Ecco, dopo aver divagato con vampiri da dover fermare (che sembravano mia sorella quando cercava di mordermi da piccola: fastidiosi e basta) e Barbie basse con tacchi vertiginosi -sogni a dir poco esilaranti e distensivi- ho pensato: wow sono guarita! ... No dico, ma quando imparerò a non dare suggerimenti al mio cervello?

Consiglio per tutti coloro che hanno problemi di seccanti sogni ricorrenti: non - pen - sa - te - ci.

Io me li chiamo! La mattina appena ho un attimo di coscienza penso "evvai, non l'ho sognato!". In quel momento pregate di avere la forza di alzarvi con la sveglia perché, se la ritarderete, cadrete nell'incubo che volevate evitare, è matematico. E' sempre bene ricordare che il cervello non conosce il comando "NON": provate a pensare che non dovete pensare ad una determinata cosa... fatto? A cosa avete pensato? Ecco. Che sia da monito prima di tutto a me stessa, è ora di finirla!
Potreste ritrovarvi nella situazione paradossale (la mia) di aver già risolto la maggior parte dei problemi reali, ma quelli che continuano ad accadere nell'irreale non vi permettono di chiudere definitivamente una porta. Detto in altre parole: l'esperienza vissuta solo nella mente condiziona prepotentemente la realtà. Ben misero destino, soprattutto se si tratta di cattivi pensieri.

Insomma, non c'è davvero niente che dovrebbe distrarmi, le cose le capisco, sono anche persa in pensieri decisamente più allettanti, eppure a volte l'inedia riesce lo stesso a farla da padrona. Ti dici: dovrei uscire a fare due passi, e contemporaneamente pensi: troppa fatica mettersi le scarpe.
Domani si vive seriamente, senza storie. E stanotte speriamo che il rimedio delle erbe dia pace ai sogni.

Mi piaceva costruire disneyland attorno al castello... quand'è che mi si darà la possibilità di continuare da dove ho sospeso? Forse è tutta colpa dei giochi, ma che divertimento è se non ci sono?


lunedì 23 maggio 2011

Exsiderurgica

Se parte una traccia del genere mentre stai scorrendo delle foto d'epoca della costruzione (anni '20-'30) dello stabilimento idrovoro di Bagnolo San Vito il fascino della macchina è inevitabile...


03 City Center by exsiderurgica

domenica 22 maggio 2011

Anti-Nuclear

Nel mio piccolo cerco di dare voce a ciò che credo. Ho sempre sostenuto che il nucleare sia inutile e dannoso, e che sia possibile prendere altre decisioni, più compatibili con quanto la natura ci dà, senza farci esplodere. Apprezzo quindi qualsiasi iniziativa in merito, e quella di questi ragazzi è tanto estrema, quanto incisiva e simpatica. Invito chiunque, soprattutto chi non la pensa come me, a farsi un giretto su questo sito:

I pazzi siete voi

Poco o nulla si sta facendo per pubblicizzare il referendum del 12 e 13 giugno. E' giusto ricordarlo con tutti i mezzi che abbiamo, perché tutti hanno il diritto di votare.

Blog and Muses

Riordinando il blog ho deciso di inserire delle "pratiche" etichette per dare la possibilità di scorrere le pagine per argomento. Giusto per complicarmi (e soprattutto complicarvi) la vita, ho deciso di assegnare una Musa ad ogni "estensione mentale".

Calliope: ogni manifestazione artistica visiva (anche se, per onore del vero, Calliope è la musa dell'epica);
Clio: la musa della storia;
Erato: tutto ciò che riguarda l'amore;
Euterpe: dea della musica;
Melpomene: la tragedia (leggi anche sfiga/manifestazioni depressive... bleah);
Polimnia: la mental extension per eccellenza, la filosofia;
Talia: la commedia, perciò tutto ciò che riguarda un po' la mia vita, le mie foto e cose divertenti random.

Mancano all'appello Tersicore e Urania... ma non è detto che non approdino anche loro, un giorno!

Non resta che augurare good trip!

Dream Fortress

“I just have an intense desire to surround myself with beauty, and I feel like the best medium for that currently is music”. (Claire Boucher, aka Grimes)

Trixis: Childhood

"Non cessiamo di sentire, di pensare, di volere e di agire anche quando la nostra attenzione è rivolta a fatti ai quali, in apparenza, non stiamo prestando attenzione". (Lodovica Maria Zanet)




Trixis: Childhood

Source: DeviantArt

sabato 21 maggio 2011

I am a capsule of energy

E' importante riconoscere in ciò che si prova per un'altra persona una manifestazione di se stessi, un riflesso. Credere che se mancherà l'oggetto, cesserà di esistere anche il soggetto che sentiva quelle emozioni è scorretto, oltre che autolesionista.

Come ho fatto a subire certe situazioni per anni? Ero davvero così convinta che non ci fosse niente di meglio? Per fortuna il cervello prima o poi guarisce.

mercoledì 18 maggio 2011

There is something in my mind keeps me up at night

Lasciatemi pure così: sdraiata da qualche parte. Persa in pensieri impossibili, irreali e meravigliosi. A braccia aperte, per sentire il vento fra le dita; a ridere delle lacrime con il viso rivolto al cielo, gli occhi fissi sulle foglie degli alberi. Lasciate che resista alla mia amata Madre, mentre mi pettina i capelli con le unghie, prima di addormentarmi, e costringe il mio sguardo ad alzarsi e a volare, per non curarmi dei pensieri scuri che sono sulla terra - sotto di me. Non mi occorrono distrazioni, mia cara Amica. No, non ci sono: qualsiasi romanzo è meno bello della storia che mi sto raccontando. Lasciami qui anche tu, e non preoccuparti se non riuscirò a riposare. Non serve.
Lasciatemi tendere al bianco accecante di una luce nuova, ancora fredda, perché voglio scoprirvi il nero più fitto...



Let me breathe for you.
Let me know you too.
Let me take the pain from you.

And let me see you through your eyes
I will be at your side.
I'll surround you
And protect you.

Let me glow with you
And I will cut all the blues
To decorate your room.

Let us consciously decide
That we will be each others guides
To navigate the room.

Let me breathe for you.

4 me and my earrings

"Col tempo si dimentica perfino la paura di calpestare le righe fra le piastrelle". (David Grossman)




martedì 17 maggio 2011

Fell in Love

Sono innamorata! Dio... da quanto non mi capitava?

Fenomenologia del sentimento:

- Crescendo di sensazioni di imbarazzo e desiderio;
- Sorriso mattutino;
- Battito cardiaco accelerato anche se fisso le piastrelle;
- Incapacità di concentrazione sulle lezioni;
- Emissione continua di cuoricini e fiorellini dai pori della pelle;
- Farfalline ovunque;
- Risata facile;
- Rincoglionimento totale che all'eccesso mi ha portato al mal di testa... come se avessi riso troppo... una cosa così;
- Spasmodica voglia di dichiarare al mondo la splendida persona cui desidererei consacrarmi (almeno per oggi?);
- Ansia: e se è troppo tardi? Tutto questo meraviglioso prossimo futuro sprecato?
- Disinvoltura totale;
- Amore per il resto dell'umanità.

E' davvero la droga più potente del mondo!
Ora devo solo... calmarmi?

Domani saprò se ho ancora tutta questa roba addosso, e tutto questo pressante tendere al contatto. Devo vederlo. Presto.

Gongolo.... :_)

lunedì 16 maggio 2011

Vivere!

"Ci sono giorni nella vita in cui non succede niente, giorni che passano senza nulla da ricordare, senza lasciare una traccia, quasi non si fossero vissuti. A pensarci bene, i più sono giorni così, e solo quando il numero di quelli che ci restano si fa chiaramente più limitato, capita di chiedersi come sia stato possibile lasciarne passare, distrattamente, tantissimi. Ma siamo fatti così: solo dopo si apprezza il prima e solo quando qualcosa è nel passato ci si rende meglio conto di come sarebbe averlo nel presente. Ma non c'è più". (T. Terzani - Lettere contro la guerra)

venerdì 13 maggio 2011

Apply



If the walls were too thin,
You would break in,
If the walls were too thin,
You would break right in

Morning
Morning

Out in the thunder,
opens my eyes wide,
There is something in my mind,
keeps me up at night,

ooh when the window
lets in hot whips of light
before I feel it's time,
to control my mind.

Morning

Ma vie

La mia vita è fatta di musiche tintinnanti,
di colori sfacciati,
di letture crepuscolari,
di abiti lontani,
di profumi di erba tagliata e frutta.

... ma che figata!

mercoledì 11 maggio 2011

Daniel

martedì 10 maggio 2011

Pessimo

;Appena andato a puttane l'hard disk (esterno). Come ci si sente a non sapere se si recupereranno anni della propria vita? Non bene.
Dev'esserci qualcuno che porta sfiga.

lunedì 9 maggio 2011

w3s: water and more

"Perché le donne sono tanto più interessanti per gli uomini che gli uomini per le donne?" (Virginia Woolf)




































w3s: water and more

Source: DeviantArt

domenica 8 maggio 2011

Change Chance

"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi orizzonti ma nell'avere occhi nuovi". (Marcel Proust)

Prima cosa che ho capito in una mattinata passata a ragionare al telefono con mia sorella di due notti di maledetti incubi realistici: ha ragione Proust.
Inutile che stia qui ad aspettare che qualcosa cambi dal nulla, o che mi rassegni alla ciclicità "adesso ci penso - poi non ci penso più per un po'". Ho tante paure: paura che stavolta non riesca a farcela da sola; paura di perdonarmi, perché dovrei adottare la stessa indulgenza nei suoi confronti; paura del tempo che ci metterà ogni sofferenza a sparire; paura che la mia impazienza di stare finalmente del tutto bene non mi permetta di affrontare tutto il male.
Tuttavia una cosa è certa: il tempo non risolve nulla se non siamo noi i primi a cambiare prospettiva, a riappropriarci delle nostre azioni, a farne di nuove.
So che questi brevi periodi, per me assolutamente insopportabili, sono una spia della confusione che precede l'ordine. Cambiamenti, di qualsiasi genere, grandi o piccoli, generano caos, ma è un po' come quando si decide di spostare qualcosa in casa: inizialmente è tutto ammassato in corridoio, e poi ogni cosa ritrova i suoi nuovi spazi.
E' inutile sperare di superare dei problemi se li si affronta sempre con gli stessi pensieri. Avere pensieri nuovi, essere nuovi, questo sì aiuta a cambiare prospettiva.
Se lasciamo che la vita,  le esperienze, gli incontri, le piccole azioni quotidiane, le scelte, gli errori, ogni cosa ci cambi lentamente, cambieranno anche i nostri "occhi". Spesso tutto questo viene confuso col tempo, ma quella è solo una misura di quantità, ciò che conta è, come sempre, la qualità.
Come direbbe la mia coinquilina: "Avanti!".

"Succeda quel che succeda, i giorni brutti passano, esattamente come tutti gli altri". (William Shakespeare) 

mercoledì 4 maggio 2011

Fumer

Ho deciso: smetto di fumare. Ho iniziato ieri, e la giornata ha fatto percepire bene l'assenza della cara amica nicotina.
Ho passato le ore incollata ad un videgioco per pc (Drakensang, che è talmente franco-provenzale da farmi venire le lacrime agli occhi!), nel tentativo, riuscito, di oscurare il mio cervello; ho accompagnato la mia coinquilina a fare una passeggiata schiaritrice nella campagna della città, ma ero in preda alla rassegnazione e all'insofferenza; infine, la sera, ho chiuso in bellezza ascoltando le sue recenti vicissitudini e abbandonandomi finalmente, dopo settimane, ad un sano pianto con magone.
Sarebbe successo con le sigarette? No, non credo.
In fondo fumare fa male, prima o poi avrei dovuto smettere. La giornata di ieri mi ha dimostrato che la sostanza in sé falsa un po' la vita, e potrò finalmente andare a letto senza bere ogni volta 2 litri d'acqua...
Mi mancherà, però, il fascino della sigaretta fra le dita, quella barriera di sicurezza (di fumo) che creava mentre ero in mezzo agli altri, il riempitivo di tanti tempi morti...

Adieu mon amie! A te dedico questo album.


Romance & Cigarettes

... Durerà?

martedì 3 maggio 2011

Les liaisons dangereuse

Ieri sera, come tutte le sere, ero davanti allo specchio in procinto di struccarmi. Ci metto sempre un po' prima di farlo, perché resto a fissare per un attimo il mio riflesso. Credo che in quel momento io pensi sempre la stessa cosa: non ho voglia di togliere il trucco. Non è che non ne abbia voglia perché è un'operazione tediosa; non lo farei perché il trucco è come un incantesimo: passi il fondotinta, la matita, gli ombretti, il khol, il mascara e il phard, e ad ognuna di queste operazioni corrisponde una formula magica. Una volta finito noto che vestito, pettinatura e orecchini sono in perfetta armonia con il mio viso e, sembrerà strano, ma questa è un'arma potentissima! Non la definirei una maschera, non copre niente di me, ma le azioni lente e precise che compio mentre mi trucco sottolineano sfaccettature di me, quelle più forti e più sicure, che trovano una naturale applicazione nel mondo, in mezzo alla gente. Toglierlo? Vorrei che quelle sensazioni fossero il filo rosso della mia vita, sempre! Il mio viso, senza incantesimi, sono solo io, cento per cento, con tutti i miei dubbi e le mie debolezze.
Beh, non è che tutte le volte pensi a tutto questo, ma come spesso accade, quando si presta attenzione alle minime azioni di tutti i giorni, si scoprono significati nascosti, che sono come dei piccoli punti sbagliati in un lavoro a maglia: conviene accorgersene in fretta e correggerli prima di disfare tutto.
So perfettamente perché, in tutto questo, ieri sera ho pensato a "Le relazioni pericolose", alla scena finale in cui la Marchesa de Merteuil, aspramente criticata da tutti i presenti al teatro, mantiene un contegno, finché non si abbandona alle lacrime davanti alla toeletta, proprio mentre toglie il trucco dal viso.
Avrò visto quel film almeno sei o sette volte, e mai, dico mai, sono riuscita a condannare la Marchesa de Merteuil. Insomma, chi diavolo è Madame de Tourvel?! E' Michelle Pfeiffer, e ci sta che sia talmente gnocca da oscurare tutto il resto ma, andiamo, le piace vincere facile! Senza la sua bellezza sarebbe solo una ragazza tendenzialmente insipida, tutta doveri coniugali e chiesa, con la lacrima facile. Una donna che si lascia sopraffare dalla serrata e impudica corte di un uomo (stronzo) che la conquista dopo estenuanti assedi. E' un trofeo, nasce così, eppure, vuoi per il sapore della conquista, vuoi per la semplicità e inutilità di Madame de Tourvel, Valmont se ne innamora. Che fastidio? Sì.
Insomma chi è che abbiamo dall'altra parte? La Marchesa de Merteuil si rifiuta di stare al suo posto, quello assegnatole alla nascita da una società di stampo più che maschilista, ma non rinuncia a vivere nel mondo. Una donna intelligente, perspicace, che riesce a tenere testa ad un uomo, a giocare con le sue stesse armi, che proprio per questo esercita un fascino irresistibile, anche su Valmont. La sua unica colpa è quella di essere anche lei, come Madame de Tourvel, vittima di un sistema sbagliato. La Marchesa de Merteuil, per essere libera, decide di fare l'uomo e al contempo continuare ad essere una donna, ecco cosa paga.
E allora il suo unico peccato qual è? Di non essere stata onesta con sé stessa, per paura di perdere ciò che era stata fino a quel momento. Orgoglio, forse, presunzione, ma tanto dolore nel rendersi conto che l'uomo che amava si stava innamorando di un'altra, una che era tutto ciò che lei disprezzava, una che aveva lottato tutta una vita per non essere. L'odio scoppia, l'acceca, non riesce ad abbandonarsi ai suoi sentimenti, non riesce ad arrendersi a perdere la sua forza, ad esporsi, a togliersi il trucco. Ed ecco... perde.
E' un errore? Sì. Ma quante persone hanno avuto situazioni simili? Quante non hanno accettato, o non riescono affatto ad essere, "persone semplici" e hanno sofferto proprio per questo? Quanti hanno perso qualcuno perché ha scelto la via più facile?



In ogni persona intelligente, complessa ed affascinante c'è la Marchesa de Merteuil. Ognuna di esse dovrebbe struccarsi. Solo allora capirebbe che scoprirsi non è abbandonare la propria forza, ma comprendere di averne una più grande.

domenica 1 maggio 2011

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