lunedì 25 luglio 2011

Cultura e profitto

"Quando si parla dei tagli alla cultura tutti si premurano di dimostrare che la cultura porta profitto, ma perché? Ma chi l’ha detto che tutto deve portare profitto, quando sappiamo che non è vero? Perché la missione in Afganistan non porta profitto, il Ponte sullo Stretto non porterebbe profitto, ormai persino l’alta velocità porterebbe ben poco profitto, perché proprio la cultura dovrebbe essere obbligata a portare profitto?" (Natalino Balasso)

Lettera a Luigi Meneghello sulla “cultura”

Air - Sing Sang Sung

Shadows

Le persone non cambiano. Si trasformano, passano periodi peggiori o migliori, crescono, sperimentano, ma non cambiano. Non è una cosa brutta, a me piace come sono, non riuscirei ad essere diversa nel profondo, però è certo che io sia cresciuta, che continui a farlo, e che mi piaccia particolarmente il periodo che sto vivendo, così sereno, spensierato, sempre col sorriso in faccia.
A volte però mi sembra che qualcuno, quella che sono stata fino a neanche sei mesi fa, cerchi di attirare la mia attenzione. Mentre danzo mi morde le caviglie, quando cammino mi trattiene la maglia, quando sogno mi affronta. E' come se mi ponesse sempre la stessa domanda: Cosa vuoi farne di me?
Io rimando, ne sono consapevole. Ho combattuto con il mio passato per mesi e adesso lo sto stipando in qualche angolo del mio essere per non vederlo. Eppure non posso dimenticare come sono stata: persa a rincorrere qualcosa di impossibile, impegnata a plasmare la mia vita in quella che non poteva essere, sanguinante di mille ferite, rassegnata a non vedere altra felicità all'infuori dei brevi momenti che mi erano concessi. No, non lo rimpiango, so bene come stavo.
Eppure c'è qualcosa in me che continua malignamente a sussurrarmi che ero "viva", e che adesso sto solo "vivendo".
La me stessa del passato mi ha solo insegnato questo, quindi? Ha inciso in modo indelebile la mia condanna all'insoddisfazione? Nella mia serenità attuale devo per forza pensare "Chi si accontenta gode"?
Non ci sto. Non è così che pensavo la mia vita quando da bambina guardavo fuori dalla finestra e immaginavo le persone che ne avrebbero fatto parte mentre ancora giocavano, come me, da qualche parte nel mondo.
Forse l'unica vera domanda da pormi è: "Se non avessi mai conosciuto la me stessa del passato ora starei meglio o peggio?" E la risposta potrebbe essere: probabilmente starei ancora aspettando di incontrare la mia ombra.

mercoledì 20 luglio 2011

Sapere dimenticato

Oh signora dai capelli biondi,
canta per me della bella terra antica.
La tua voce divina sussurra la poesia della magia che fluisce attraverso il vento,
come l'acqua dal sapore dolce del Boyne.




Shaman and Sorceress

lunedì 18 luglio 2011

Dance with me



Amore non è amore se muta quando scopre un mutamento
o tende a svanire quando l'altro si allontana.
Oh, no! Amore è un faro sempre fisso
che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;
amore non muta in poche ore o settimane,
ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
se questo è errore e mi sarà provato,
io non ho mai scritto,
e nessuno ha mai amato.

(W. Shakespeare)

domenica 10 luglio 2011

Ognuno ha quel che si merita?

Certo studiare Economia e Gestione dei Beni Culturali per sostenere un esame domani apre gli occhi su tante situazioni al limite dell'improbabile in un'Italia per la quale i Beni Culturali sono stati definiti il "petrolio della nazione". Leggi ferraginose e contraddittorie, riconoscimenti fasulli, elenchi ministeriali che ancora non vedono la luce nonostante l'entrata in vigore della legge di riferimento e assenza di qualsiasi provvedimento, penale o amministrativo, per chi contravvenga alle disposizioni in materia di archeologia preventiva nei lavori pubblici. Mentre il sistema si diverte a far diventare scemi i suoi cittadini, chi ci guadagna? Non certo noi.
Intervista ad Astrid D'Eredità, giovanissia segretaria nazionale dell'ANA (Associazione Nazionale Archeologi), su LaRepubblica del 20 giugno: Leggere per credere.

L'Italia peggiore

Fonte: ANA























... perché i soldi, se ci va di lusso, noi li vediamo solo così.

venerdì 8 luglio 2011

I found myself alive

In the nighttime
when the world is at it's rest
you will find me
in the place I know the best
dancin', shoutin'
flyin' to the moon
(you) don't have to worry
'cause I'll be come back soon

and we build up castles
in the sky and in the sand
design our own world
ain't nobody understand
I found myself alive
in the palm of your hand
as long as we are flyin'
All this world ain't got no end

in the daytime
you wil find me by your side
tryin' to do my best
and tryin' to make things right
when it all turns wrong
there's no fault but mine
but it won't hit hard
'cause you let me shine

and we build up castles
in the sky and in the sand
design our own world
ain't nobody understand
I found myself alive
in the palm of your hand
as long as we are flyin'
this world ain't got no end


Fine del sano lavoro di cantiere, inizio del delirio sui libri che durerà fino a venerdì.
Nella mia testa sono avvenuti tanti di quei cambiamenti in un solo mese che faccio fatica a comprenderli, quanto al seguirli è come se fossi impigliata nelle briglie di un animale impazzito - le mie innumerevoli e contradditorie emozioni.
A volte ringrazio, altre maledico tutto.
Durante il giorno amo il mio presente al punto da aver paura che si distrugga, nella notte le stesse paure fanno riemergere il passato, quasi mi mettessi in guardia da sola sugli errori che potrei commettere, sul male che rischio di lasciarmi provocare.
Non so dove sto andando, forse mi trovo solo su una divertente e snervante altalena, ma so per certo che se sto sbagliando lo sto facendo finalmente in modo nuovo!


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