sabato 30 aprile 2011

Nel lontano 2004...

Incredibili le cose che si possono trovare consultando libri di studio dei primi anni di università! Non posso davvero esimermi dal riportare il testo da me scritto su un post-it del quale, giuro, non ricordavo assolutamente l'esistenza. Il mio medioevo-pensiero, quanto meno, non è cambiato su certe interpretazioni... e ciò mi rallegra! Purtroppo credo possa far sorridere solo i veri medieval archaeologists... ma ne vale ugualmente la pena! :)

"Ti presentiamo il nuovo gioco di Valenti: L'allegro colono nella CURTIS-FRATELLO. Tra VIII e IX secolo.
Vai a conoscere gli altri cento abitanti! Costruisci con loro nuovi edifici solo con pareti ad incannucciato! E se sarai abile raggiungerai il 4° livello, e il duello finale con lo scudiero T per conquistare le armi del signore. Alla fine ricordati di dare fuoco a tutto quanto! Giochiamo!"

Royal Marriage

Il giorno dopo l'evento più atteso dalla Disney, il matrimonio di William e Kate, posso finalmente dire cosa ho imparato:

1. che il gatto Silvestro ha smesso di inseguire Titti quando, con orrore, ha constatato che il canarino si è mangiato la nonna;

2. che i re possono essere veramente inutili;

3. che le donne avranno anche la cellulite, ma la calvizie degli uomini è peggio;

4. che le sorellastre di Cenerentola esistono davvero e che, evidentemente, non hanno nessun uccellino del bosco che le aiuti a confezionarsi un abito;

5. che i fratelli minori del principe possono indossare un'armatura da rugby sotto l'uniforme come Kevin Thompson;

6. che in occasioni come questa tutti i cappellai inglesi riescono a fare una fortuna vendendo l'invendibile, compresa la cuffietta della Banana Chiquita;

7. che secondo il "vecchio rito" solo la donna riceve l'anello. Che inculata;

8. che gli alberi nelle cattedrali gotiche stanno veramente bene (sul serio!);

9. che le nuove Cenerentole sono milionarie;

10. che la traduzione del nuovo titolo da sposata di Kate è: Sua Altezza Reale Principessa Guglielmo del Galles ...

11. che l'abito della sposa sarà pure avorio, ma è un evergreen;

12. che stavolta Malefica è stata invitata, ma sotto le mentite spoglie di Victoria Beckham;

13. che forse ai bambini, come Grace, le favole hanno stufato... e a me non ancora?







giovedì 28 aprile 2011

I'm not done

So, I lost my head a while ago
But you seem to have done no better
We set fire in the snow
It ain't over, I'm not done

Some do magic, some do harm
I'm holding on, holding on
I'm holding on to a straw

Who is the Alpha? What is made of cloth?
How do you say you're sorry?
And there's nothing to be afraid of

Is it dark already? How light is a light?
Do you laugh while screaming?
Is it cold outside?

One thing I know for certain
I'm pretty sure, it ain't over
I'm not done

(Fever Ray - I'm not done)

martedì 26 aprile 2011

Studiando Cú Chulainn e i Túatha Dé Danann...

Vedrò un mondo
che non mi sarà caro:
estate senza fiori,
mucche senza latte,
donne senza pudore,
uomini senza valore,
conquiste senza un re...

Boschi senza alberi,
mari senza frutto...

Iniqui giudizi degli anziani,
falsi precedenti dei giudici.
Ogni uomo un traditore,
ogni giovane un ladro.
Il figlio entrerà nel letto del padre,
il padre entrerà nel letto del figlio,
ognuno sarà cognato di suo fratello...

Un'età empia.
Il figlio tradirà suo padre,
la figlia tradirà sua madre...

(Profezia della Mòrrìgan)

domenica 24 aprile 2011

Festa di luce

Buon periodo di Beltaine a tutti!

Per chi fosse più tradizionalista... Buona Pasqua! :)


sabato 23 aprile 2011

Saggezza protostorica

In questi giorni sento il profumo delle mie origini. I pensieri per mezzo dei quali sono nata e sono diventata quella che sono. Sono convinita di aver messo le mie radici (per quanto mobili) nell'estate della mia III media, quando ho visto il mondo con occhi diversi, o meglio, quando sono riuscita a dare un senso a quello che avevo sempre visto. Tutto troppo verde, tutto troppo azzurro, tutto troppo penetrante. Mi faceva male al cuore dalla bellezza, dal fascino, dal mistero che scorgevo in ogni cosa. Ho sempre inventato vite sconosciute in qualsiasi anfratto boscoso, ho sempre percepito il fremere della natura, e al centro di essa, e con essa, noi. Noi nel rispetto e nel sacrificio, per servire ed essere serviti.
Da qualche parte ho sempre saputo che abbiamo perso qualcosa, in effetti abbiamo perso la storia. Da piccola questo non lo comprendevo, forse lo percepivo, ma continuavo a tendere felice e malinconica, a tratti ebbra, verso il nostro passato, verso la nostra anima più nascosta. La sentivo come se chiamasse.
Credo di aver individuato la mia più grande passione nel medioevo proprio per queste ragioni. L'età di mezzo, di passaggio, il momento in cui siamo cambiati. Un'età di confusione sprituale e umana che dovevo conoscere per capire dove ci eravamo persi, e necessaria per tornare a riflettere. Una sorta di guado obbligato, che non è possibile saltare, per comprendere le nostre più remote origini a partire dalla nostra attuale cultura.
Quando sono diventata più grande la vita, quella di tutti i giorni, si è gradualmente insinuata in me, e ha fatto nascere nuovi rami, fiori colorati, brillanti resine, cortecce resistenti. Si può dire che in parte mi abbia distratta, perché ho lasciato che tutto quel nuovo sfolgorìo mi distogliesse dal rammentarmi le mie radici, come se fossero qualcosa di scontato.
Ecco credo di essermi improvvisamente ricordata del luogo dal quale provengo, di ciò che dovrei ringraziare ogni giorno, del mio spirito più puro. Rispetto e ammiro culture diverse dalle mie, che mi hanno accompagnata fin qua, in tondo, per ritrovare me stessa, ma non mi appartengono, e credo non mi apparterranno mai.
Vengo dalla terra, dai boschi e dalle rovine, dal lago, dalle spiagge, da un mondo che non esiste, perché c'è solo nella storia, e da uno che non è mai esistito, ma continua a vivere nelle nostre tradizioni.
Amo il mio lavoro, perché è l'unico mezzo col quale posso sfiorare l'impellente richiamo che sento, il magone che mi trascina indietro, sopra il tempo.
Avevo scordato, ma eccomi.

When I grow up




when i grow up
i want to be a forester
run through the moss on high heels
that's what i'll do
throwing out boomerang
waiting for it to come back to me

when i grow up
i want to live near the sea
crab claws and bottles of rum
that's what i'll have
staring at the seashell
waiting for it to embrace me

i put my soul in what i do
last night i drew a funny man
with dark eyes and a hanging tongue
it goes way bad
i never liked a sad look
from someone who wants to be loved by you

i'm very good with plants
when my friends are away
they let me keep the soil moist
on the seventh day i rest
for a minute or two
then back on my feet and cry for you

you've got cucumbers on your eyes
too much time spent on nothing
waiting for a moment to arise
the face in the ceiling
and arms too long
i wait for him to catch me

waiting for you to embrace me

giovedì 21 aprile 2011

Questione di tono

Alcune frasi non sono sbagliate di loro, ma dalla loro anima, dal loro soffio vitale dipende ciò che vogliamo comunicare.
Mi sono imbattuta in una citazione meravigliosamente perfetta, eppure in apparente contraddizione su quanto ho scritto riguardo al "continuare". Penso che la vita prosegua, mi sembra un'ovvietà, eppure dipende dalla qualità che si dà ad essa, e in questo caso non si tratta né di "ricominciare" rinnegando, né di "continuare" come se niente fosse.
Deve esserci qualcosa di diverso, altrimenti, in effetti, non si continua proprio un tubo, semplicemente si persevera. Inutile dirlo, ma "Errare è umano, perseverare è diabolico".
Così, quando dopo una disgrazia, di qualsiasi entità, ci si sente dire "La vita continua", percepiamo che c'è qualcosa di leggero, in quel tono di voce. E' una frase fatta, una consolazione ovvia, un niente infinito. Non so cosa si potrebbe dire in certe occasioni, ma non certo questo. Suona quasi come un "Rassegnati, hai vissuto così fino adesso, dovresti continuare a farlo".
Ecco la citazione, sono piccolezze, ma mi ha fatto riflettere:

"Di solito capita che tutto torni come prima, senza mediazioni, per inerzia, per reazione meccanica, a nostre spese, in una storia che precipita incessantemente nel passato riverberando insensatezza sul presente (...). "La vita continua" si ripete a coloro che sostano nella sventura che li ha colpiti, da cui vengono distolti per le ragioni del buon senso, che sono anche quelle della nostra paura del tutto e niente". (L. Muraro)

Superfluo dire che io non ci sto.

martedì 19 aprile 2011

What else is there?

Rest in peace

"Ai miei tempi sono stata chiamata in molti modi: sorella, amante, sacerdotessa, maga, regina. Ora, in verità, sono una maga e forse verrà un giorno in cui queste cose dovranno essere conosciute". (M. Zimmer Bradley - Le nebbie di Avalon).

Alcuni dicono che non c'è limite al peggio. Io preferisco pensare che non ci sia limite al meglio.
Nella vita è bene fare scelte consapevoli e prendere tutto di petto, sia che esso bruci per il male o per il piacere. Sarebbe davvero un peccato vedere tutto attraverso una spessa coltre di nebbioso dolore. Inaccettabile.
Contare le nostre azioni, questo è bene. Osservare ciò che abbiamo davanti agli occhi, e non limitarci a sguardi assenti e distratti. Tutto ciò che distoglie dallo splendore è, almeno in quel momento, nocivo.
Spero che la bellezza e il mistero del lago di Como nascosti, eppure così vividamente disturbanti, mi accompagnino per un po', insieme agli occhi blu di un ragazzo incontrato per caso che, a sua insaputa, mi ha ricordato che esisto ancora, che sono, e sono sempre stata, in barba alla mia incuria, che non mi ha permesso di accorgermi che un velo nero mi aveva nascosta, anche a me stessa.
Sono sempre stata libera, ma ora mi sento anche liberata, e in momenti come questi mi compiaccio della mia indulgenza, mostrata sempre troppo agli altri, e poco a me.
C'è chi direbbe, dopo una grande decisione, "io ricomincio da qui", ma non c'è proprio niente che inizi di nuovo: tutto continua, si muove, sposta pesantemente ingranaggi, si affanna. Nonostante tutto, ciò che importa davvero è non staccare mai gli occhi dall'oriente, perché il sole, terminato il suo ciclo, tornerà. Sempre.
Mi credereste se vi dicessi che andrà tutto bene? Io l'avevo dimenticato, ma è davvero così, qualunque cosa accada. E continuerà ad essere così, finché ringrazieremo prima di tutto noi stessi, nel bene e nel male.
Spero che chiunque non riesca a comprendere tutto questo, un giorno, si accorga delle mie risate.


E grazie a Scarlino (GR), quasi una settimana fa. Un tributo agli amici!













mercoledì 13 aprile 2011

Panta rei

"La verità (...) a noi tocca non dirla, ma intenderla e non contraddirla" (L. Muraro)

Da 15/03/2011

I miei pensieri sono fatti di ricordi che fanno ancora troppo parte del mio cerchio di vita. Quasi un anno, intervallato da una parentesi di fiducia e speranza, che mi ha colpita più a fondo, forse dritto dove doveva colpire. Non sono sconfitta, ho perso una battaglia perché mi sono ritirata in nome della pace. Della mia pace. Ma l'altra parte crede di aver vinto, e la sua inutile baldanza può ferire. Non deve. Non lo farà a lungo.
Il tempo e le mie pagine bianche, la mia anima di madre e di figlia, sapranno andare oltre i giudizi di silenzio. La ruota, girando, solcherà luoghi che non ci apparterranno più, e che saprò riconoscere e amare come solo miei. Occorre pazienza.
Guarderò scorrere ricordi inquinati, che fanno male solo perché faccio corrispondere loro profumi che ho sentito solo io, emozioni vissute grazie ad un amore puro. Malriposto, ma puro.
Prima o poi, in mezzo alla corrente, riconoscerò altri colori, nuovi bagliori, poi fuochi e incendi.
Il mio futuro ancora si mescola con la paura del passato. Scorrerà, scorrerà, ma non aspetterò rassegnata. Anche io sono corrente. Siamo tutti corrente.

Röyksopp - Remind Me

martedì 12 aprile 2011

Post Milano

Primo temporale dell'anno e andrei a dormire ora...
Nuovo colore di capelli e ciocchetta rosa semi-invisibile. Solo sapere che c'è mi rallegra. Mi ci vuole poco... Buona quasiestate a tutti!

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