lunedì 14 febbraio 2011

Essere archeologi in un mondo dove Roberto Giacobbo esiste

Sollecitata da un simpatico lettore, che dopo "I ben vestiti" è spaventato all'idea di incontrare un'archeologa che lo aggredisca se usa la parola "dinosauro", scrivo questo intervento per tranquillizzarlo. :)

Il mestiere dell'archeologo ha sempre goduto di estrema popolarità dacché è nato. E' più volte confuso con quello del pioniere che, giusto per sapere, non esiste più (anche in parte purtroppo), ma che è comunque parte integrante della nascita di questa professione.
L'archeologia richiama immancabilmente il deserto, le piramidi, i ben noti pennellini, qualche lavoratore schiavizzato con tratti nord-africani, la frusta di Indiana Jones, il cappello di Indiana Jones e le tette di Lara Croft.
Credo che anche noi, archeologi reali, quando eravamo piccoli pensavamo più o meno alle stesse cose. Sono sicura che nessuno di noi, che oggi perde giustamente la voce nel vano tentativo di predicare che "gli archeologi non scavano dinosauri", quando si collezionava gli ossicini dei giornaletti a scadenza mensile, pensava minimamente che esistesse una disciplina chiamata Paleontologia e che si occupa giusto di quello.
Ognuno di noi, poi, ha avuto storie diverse alle spalle, prima di ricevere la "vocazione". Per quanto mi riguarda avevo una vera fissa per il medioevo, con parecchi  cliché allegati: castelli possenti e turriti come quello di Walt Disney, meravigliose principesse, valorosi guerrieri con corazze lucenti, trabocchetti e via dicendo. Più crescevo e più, però, si faceva impellente in me la domanda: come vivevano? Dove abitavano? Come parlavano? Insomma, si faceva strada il pensiero che fossero molto simili a noi, che soffrissero gli stessi mali e che ridessero per le stesse gioie, e che poco fosse diverso dal nostro mondo, ma proprio quella diversità mi incuriosiva così tanto.
Prima che uscisse X-files nemmeno mi ero posta il problema che esistessero gli alieni, e nessuno faceva chimerici collegamenti fra l'archeologia e gli extra-terrestri.
Ecco, in effetti c'è stato un episodio, ormai presente nell'immaginario collettivo, che ha contribuito alla confusione: Stargate. Ricordo perfettamente quando andai a vederlo al cinema con il mio papà, appassionato di fantasy e fantascienza (come me, del resto). Mi era pure piaciuto, e finita là.
Io ignoro chi sia stato il genio che si è domandato per la prima volta "e se fosse vero?" e ha cominciato a fracassare le palle a tutti per convincerli che non c'erano prove che tutto ciò fosse falso, perché era la sua teoria contro... contro chi fino a quel momento si era smazzato di fatica fisica e sudore psicologico, e non, per raccontare la storia di 'sti poveri egizi la cui unica colpa era stata quella di appartenere ad una civiltà più evoluta di altre.
E' un po' come se io dicessi: in casa tua ci sono i Rubacchiotti. E tu puoi spiegarmi all'infinito che sei solo distratto e che è per questo che perdi le cose, ma io ti assillerò a vita sostenendo che non puoi dimostrare che nelle tue stanze non esistono minuscoli esserini che collezionano roba inutile, in quanto è nella loro natura.
Tutto ciò era ampiamente arginabile finché Piero Angela & son raccontavano al pubblico curioso storie reali, ma da non molti anni a questa parte la curiosità è stata monopolizzata da Voyager.

Il peggio che poteva capitare Avanti Giacobbo (a. G.)

Pausa dopo mezza giornata di lavoro sul sito di un villaggio medievale (il top, per una come me). Una simpatica signora interessata si avvicina, bicicletta alla mano.
"Cos'è che state trovando lì?"
"E' un villaggio medievale". Sorriso orgoglioso.
"Ahnn...". Visibile delusione "Non è roba più vecchia? Perché ne hanno trovata qua in giro, sa?"
"Sì, sì, non molto distante, ma questo è medievale".
"Eh! Ma vedrai che anche tu, un giorno, andrai a scavare a Roma, e poi in Egitto!"
Comprendo che la signora pensa ci sia un iter di carriera che va dall'epoca meno conosciuta (e più sfigata), a quella più pubblicizzata. Ad ogni modo sorrido e le spiego che spero di fare questo per il resto della mia vita. Lei se ne va pensando che io sia una strana ragazza, e niente di più.

Ciò che capita quotidianamente Dopo Giacobbo (d. G.)

"Faccio l'archeologa"
"Nooo, davvero?". Seguono Egitto e dinosauri, ma questo è inevitabile e, per buona pace di tutti i lettori, vi dico che ce lo aspettiamo.
Ovviamente, considerato che credo fermamente nell'importanza dell'informazione, spiego come stanno le cose. Se seguono domande incuriosite, sono felicissima di rispondere (lo sarei e lo sono anche io sui lavori altrui che per un motivo o per l'altro mi interessano).
Il problema nasce quando uno (ed è cronaca) mi dice che si infila di notte in un campo di grano, a piedi nudi, per accendere un fuoco - rito preparatorio ad una seduta spiritica - e in quel momento, alzando lo sguardo, vede un oggetto volante non identificato. E pretende che abbia attinenza con il mio lavoro!

Non fraintendete, non sono una cinica materialista. La mia insaziabile curiosità per un passato popolato da persone che vivevano diversamente da noi (i nostri stranieri per eccellenza, i veri alieni) me lo impedisce. E la cosa più straordinaria è che nel mio lavoro sono costretta ad avvicinarmi il più possibile alla loro mentalità così, grazie a loro, si spalancano mondi di superstizione nei quali le persone convivevano con spiriti, streghe, regioni sconosciute ed animali fantastici. Tutte cose alle quali sono chiamata a credere un po' anche io, insieme a loro, quando studio.
Perciò sono indignata che il programma di una persona nociva come Mr Roberto Giacobbo vada in onda sotto il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, e che abbia il potere di distruggere in una serata il lavoro di professionisti che otto ore al giorno, per cinque giorni alla settimana, lavorano in cantiere, ampiamente sottopagati e senza garanzie, armati di pala, piccone e cazzuola (e il pennellino manco lo vedono).

Cari lettori, è così che un archeologo è costretto a vivere nell'era di Giacobbo, perciò, vi prego, siate clementi e continuate a pretendere da noi, dalla televisione e soprattutto dal vostro ministero un po' più di serietà.
Grazie! (sigh...)

2 commenti:

  1. cavolo... dopo le prime 3 righe dove mi avevi tranquillizzato, mi hai messo una paura assurda con i Rubacchiotti, non riuscirò più a dormire la notte :)

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  2. credo fermamente che siamo tutti distratti... anche se a volte, dico la verità, il dubbio mi viene! ;)

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