lunedì 12 settembre 2011

Adapt or die



"Music: The combination of sounds with a view to beauty of form and expression of emotion." (Hanna)

Oh, ecco. Dopo Faver Ray, dopo i Celti, dopo che oggi riscoprivo lo stesso slendido suono ancestrale - così mescolato con ritmi nuovi e gracchianti che scavano qualcosa nel profondo dei miei occhi - dei School of Seven Bells, dopo che mi dicevo "Come ho fatto a dimenticare di nuovo?", ecco: Hanna. Mai avrei sperato che la mente di qualcuno, in questo caso di Joe Wright, parlasse la mia stessa, identica lingua, quasi mi stesse facendo l'occhiolino.
Forse non è un film proprio originale, forse ha mancato qualche perfezione, ma chiunque mi chiedesse un parere in merito mi troverebbe muta, con le iridi scintillanti, perché l'ho sentito mio, e come fai a spiegare perché ti piace qualcosa che parla da dentro?
E' ufficialmente diventato uno dei miei film preferiti di sempre. Neo-paleolithic, fratelli Grimm, il visino senza tempo di Saoirse Ronan (di cui mi sono follemente innamorata), funghi al contrario e Chemical Brothers non potevano non avere tutto il mio più sentito appoggio. Ringrazio chi di dovere per avermi dedicato, a sua insaputa, questa pellicola!

Drop the beat.

domenica 11 settembre 2011

The dream of love is a two hearted dream

"Lonely, loney, loney, cos my mother told me
The dream of love is a two hearted dream" (Bat for Lashes - Sleep Alone)

Questo 2011 è veramente una fregatura. In un anno sono riuscita a "perdere" non uno, ma due uomini e, considerato che al 31 dicembre mancano ancora quasi tre mesi, mi dichiaro ufficialmente un po' preoccupata. Che dire? Il primo, dopo quattro anni, ha scelto un'altra, il secondo sé stesso. Tutto sommato vedo un miglioramento! (Risata registrata)
Col migliore dei propositi cercherò di leggere tutto questo come il necessario prezzo da pagare, i gradini che mi stanno portando più in alto, perché tutto quello che ho chiesto sinceramente e con reale intensità, alle stelle, è di avere una vita felice.
Nel frattempo devo fare i conti con me stessa e conservare con cura i frammenti di ciò che è rimasto di me. Oggi posso cominciare a farlo. Perciò ecco quello che sono sempre stata solamente io, le mie abitudini, le mie coccole più profonde, le mie ancore nelle tempeste più nere:

- Il sapore del dentrificio in bocca;
- La felpa di sera, quando fa freddo;
- Un romanzo fantasy prima di addormentarmi;
- Le storie a puntate quando chiudo gli occhi;
- L'odore del letame sparso sui campi.

Non sarà tutto, ma credo siano ottime basi da cui ripartire.
Da sola.

sabato 10 settembre 2011

Sì, sono una pazza, scriteriata, paranoica e permalosa.
A chi non capita di avere giornate no? Non posso capire una persona a cui la vita sembra andare sempre bene, che fa spallucce a qualsiasi cosa, che se c'è una mosca che la infastidisce semplicemente gira i tacchi e se ne va. Quello che passa a me, di un atteggiamento come questo, è che non gliene importi proprio niente di niente e di nessuno; che il mondo, volendo, potrebbe anche iniziare a girare al contrario.
Mi piacerebbe essere così? Sì! A chi non piacerebbe? Vivrei immersa in una bolla di assoluto egocentrismo, condito con abbondante menefreghismo. Forse non saprei cos'è la tristezza e cos'è la felicità, ma chisseneimporta? Equilibrio, stabile, permanente, intangibile: sono la più piccola particella del mondo, ma  solo i miei occhi possono far girare l'asse terrestre.
Invece no, non potrò mai essere così. Vicino a certe persone sono solo condannata ad essere un satellite che si affanna a carpire il segreto di un inutile Buddah. E' questo che mi affascina tanto? Non essere in grado di smuovere un capello della sua mite e infinita pacatezza?
Eccomi: questa è una giornata no. Probabilmente ne seguiranno altre: ne ho il sacrosanto diritto. Come si suol dire: pigliatevi carne, perché oggi vendiamo solo quella.

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